Tuesday, January 02, 2007

back to the two of us




Sol Seppy – 1 2

Il viaggio di ritorno è monopolizzato da una signora che mi siede accanto. Una signora, capite, di quelle che si espandono. In tutti i sensi. Riesco ad evitare insieme il suo gomito e la domanda fingendo un attacco di narcolessia da auricolari. Non posso aprire gli occhi, rimango sulla musica e le canzoni mi inventano il paesaggio. Che, del resto, sulla Salerno Reggio Calabria assume la conformazione di un unico, inesorabile zig zag tra corsie. Mi induco il sonno, lo chiamo, la schiena la schiena è un unico blocco ricurvo e il signore davanti mi sbatte il sedile in faccia e quello dietro non vuole che tiri giù perché non ci sta e io prendo un grandissimo respiro e continuo a chiamare il sonno e finalmente me lo induco. Mi risveglia il gomito della signora, invincibile. “Signorì, ma che ora fate?”. “Le tre e quaranta, signora”. “Ma che oooora fate?”. “Le-tre-e-quaranta”. “Signorì, mi sa che non mi capite. Ma meglio voi che qualcun altro. Che ora fate?”. Mi rimetto gli auricolari. Mi fanno male le orecchie. Rinuncio. Mi giro e rifingo di dormire. Fingere di dormire è uno stress per gli occhi. Improvvisamente ti chiedi se le palpebre siano abbastanza rilassate, provi a rilassarle di più e non ti sembra abbastanza. Diventa un’ossessione, la palpebra rilassata. Mentre sto per essere colta da un attacco di tremarella oculare, parte una canzone alla radio dell’autista. Sono abbastanza avanti, quindi la sento distintamente. Apprendo così che Laura Pausini ha cannibalizzato Spaccacuore. Al secondo cuoooooo-reeeeEEeeeEEEEE rimetto l’auricolare. Prima uno. Non basta. Entrambi. Alzo il volume nelle mie orecchie doloranti sempre più gonfie. E’ quasi il duemilasette. Penserò a questo, mentre la signora si espande ora anche nelle parti basse, attaccando la mia bustina della merenda. E’ quasi il duemilasette. Ancora duemilasei quasi duemilasette, amica mia. Mi strappo gli auricolari, non posso sopportarli. Ora tocca a Destinazione Paradiso. Penso che la canti meglio la mia amica SuperBaby, dannazione, il mondo non va come vorrei. Vorrei cantarla nell’orecchio della signora, che intanto si è impossessata anche del bracciolo. Con una gamba fuori dal sedile, abbarbicata al poggiatesta, penserò disperatamente. Va bene, mi arrendo. Duemilaessei. Essei. E.

The Montgolfier Brothers – All My Bad Thoughts

E UnodUetrEequAttro.

Due Flaming Lips e neanche un Wayne nella bolla. Due Barcellona. Due cambi di idea. Due muri colorati. Due mani di foggia d’autore. Due orsetti qualunqui. Due tesi. Due andate e ritorno da Siena a settimana. Due parole sugli anni 80. Due Altri Libertini. Due A.M. Homes. Due occhi così quando capisco che sei tu. Due copripiumoni, tondini e ghirigori. Due ali di Sufjan. Due Bambina Filosofica. Due soggiorni. Due per due compagni di scuola. Due no. Due sagomine. Due Giudizi Universali. Due giorni al Pigneto. Due accordi dei Low. Due intermittente e pertinente. Due stelle marine. Due racconti così così, uno che centra il segno. Due giorni sull’Amiata. Due Mountain Goats e due Ben Lee. Due aerei per il mare. Due Lloyd I’m ready to be heartbroken. Due intuizioni per ritrovare qualcuno. Due orecchini di Lily Allen. Due penfriends. Due furti sulla mia carta di credito, uno non autorizzato. Due calzini a forma di gufo, Walken e Woods. Due colazioni. Due Blankets. Due Amore Mio Infinito. Due traduzioni per il Socialismo Tascabile. Due calci in culo all’Ambasciata di Marte. Due Baustelle, sempre sfasati. Due Volver, e neanche uno in spagnolo. Due viaggi in Cina, e neanche uno mio. Due stagioni di Weeds. Due pantofole rosa. Due dita, vittoria! Due cappelli dei Tunng. Due ballerini per Billie. Due pensili rossi a cui appendersi. Due diciannove luglio. Due scappellotti per chi si rende conto solo dopo. Due sospiri di sollievo per chi si rende conto in tempo. Duemila righe per un tappeto e duemila palloncini sul soffitto. E diciamo sei barattoli di vernice. Ciaff.

"Signorì, siete sveglia?"

Camera Obscura – Let’s Get Out of This Country

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9 Comments:

Blogger Unknown said...

Ed a proposito. Su quel disco cannibalizza anche Due di Raf.

10:54 AM  
Blogger chia said...

Beh
posso solo rispondere:
non tutti i cannibali sono cattivi

:D

5:47 PM  
Blogger Moskolowosky said...

Molta poesia in questo luogo. Delicato sentore di incontri, sapido mix di dolcezza e ironia. Comprendo tante cose... e alcuni percorsi.
Grazie

10:07 AM  
Blogger Unknown said...

ma la foto? da dove proviene?

1:19 AM  
Blogger chia said...

come da dove?
non riconosci il muro rosa caramella?

:D

10:13 AM  
Blogger Unknown said...

non ero sicuro, per questo ho chiesto.
I'm impressed by your photographic skills.

Sembra una still da Inland Empire.

2:47 PM  
Blogger chia said...

sono sicura che davide non gradirebbe poi un granchè il rosa caramella, però insomma, grazie tantissimo.
*

2:54 PM  
Anonymous Anonymous said...

La ringrazio per Blog intiresny

2:42 AM  
Anonymous Anonymous said...

necessita di verificare:)

2:45 AM  

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