Saturday, September 16, 2006

tango per principianti



Dalla a alla b ci passa tutto il tempo di una chiusura di labbra, di un broncio per finta.
Dalla a alla b ci sono io che muovo i primi passi che conosco a memoria.
Dalla a alla b c’è un piede a punta tesa, dritto davanti agli occhi.
Dalla a alla b non mi ricordo tanto bene come si fa.
Dalla a alla b puoi portare giù la spazzatura, se hai voglia.
Dalla a alla b hai il tempo di pensarci, bene.
Dalla a alla b tremo un pochino per l’attesa.
Dalla a alla b c’è un silenzio che non sta mai al suo posto.
Dalla a alla b soffi sulla candela e poi ti bagni le dita.
Dalla a alla b vorresti avere il tempo di fargli una foto.
Dalla a alla b se non martelli dritto, il muro si sgretola.
Dalla a alla b puoi tornare indietro, ma solo dopo un po’.
Dalla a alla b ho imparato a saltarci.
Dalla a alla b si raffredda la tisana, ma non la tazza.
Dalla a alla b hai anche il tempo di pensare che non succederà.
Dalla a alla b è già notte e ho le zanzare nei capelli.
Dalla a alla b non suona nessun telefono.
Dalla a alla b si possono scrivere tre cose contemporaneamente, tutte belle.
Dalla a alla b me lo dimentico.
Dalla a alla b non si sa dove si arriva.
Dalla a alla b soprattutto.
Dalla a alla b e tra le righe.

Thursday, September 14, 2006

adesiva




Nella libreria c’e' un sacco di luce.
Una volta dentro, puoi scegliere se andare avanti o salire, x e y senza possibilita' di z.
La libreria la stiamo ampliando per voi scusate il disagio.
Quello che c’e' gia' e' di vetro, fragile come gli scalini di quell’altra, di libreria. Quella col bar all’aperto sotto sotto i tetti.
La libreria e' piuttosto bianca, con poltrone blu e in mezzo una scala mobile. Ferma.
Sotto la scala mobile che non si muove ci sono dei cavi, delle righine eleganti, dei quadretti da pic-nic e dei pois neri su sfondo rosa.
Quello che la libreria non e', lo diventa per mezz’ora.
E’ importante camminare a tempo, seguire le copertine, creare le coincidenze.
Come mai.
Un archetto alla base del collo che non spinge, accarezza.
Le dita che aderiscono ai tasti e subito si ritraggono, piano.
Un sorriso nascosto dietro il microfono, morbido.

La libreria contiene tre bambini con pausa sigaretta
Quello che gli suona tra le mani.
Quale grazia.
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